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Sclerosi Multipla: Cause e terapie in uso.

 

Il 28 maggio ricorre la giornata mondiale della sclerosi multipla.

La sclerosi multipla è una seria patologia cronica neurodegenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale, caratterizzata da un forte processo infiammatorio; una risposta anomala del sistema immunitario che attacca alcuni conponenti del sistema nervoso scambiandoli per agenti estranei; la sclerosi multipla è quindi catalogabile fra le malattie autoimmuni.

Tra i sintomi più ricorrenti abbiamo: alterazioni dell’alvo, debolezza, depressione ,disfagia, distonia, disturbi urinari, formicolii offuscamento della vista, vertigini. Nei casi più gravi, i malati di sclerosi multipla perdono la capacità di camminare (atassia) e di parlare (afasia e disartrie)
In un soggetto con diagnosi di sclerosi multipla si possono riscontrare danni alla guaina che riveste le fibre nervose (mielina) e danni alle fibre nervose stesse. Si tratta di una patologia particolarmente subdola poichè colpisce individui piuttosto giovani (la maggior parte dei casi si riscontra fra i 20 e i 40 anni ma a volte la malattia colpisce anche bambini di 10 anni o meno).

Sclerosi multipla in Italia:

In Italia la patologia colpisce non meno di 120 mila individui, in Europa le persone colpite sono oltre 700 mila, mentre a livello mondiale le stime parlano di 3 milioni anche se I dati potrebbero essere sottostimati poichè nel terzo mondo, per esempio, le possibilità di una diagnosi precoce sono molto remote.

Sclerosi multipla: Il caso Sardegna

La regione Sardegna registra il doppio dei casi di sclerosi multipla rispetto al resto d’Italia. Questo triste primato si spiega verosimilmente con cause genetiche.

Un consorzio di ricerca sardo formato dall’Istituto di Neurogenetica e Neurofarmacologia del CNR, dalle Università di Cagliari e Sassari, dalle aziende ospedaliere di Cagliari, Sassari e Ozieri e dal Centro di ricerca del Parco tecnologico della Sardegna ha stabilito nel 2010 un legame tra sclerosi multipla e un gene denominato CBLB (approfondisci qui). Ulteriori casistiche sempre legate a varianti genetiche sono state indagate in uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Genetics e ripreso dal sito di Aism (approfondisci qui)

I dati purtroppo parlano di un trend in aumento, anche se questo incremento può essere in parte se non completamente spiegato con un aumento della capacità diagnostica dei medici nonchè con un aumento dell’aspettativa di vita dovuta al notevole miglioramento delle terapie.

Non esiste una causa che da sola sia in grado di spiegare l’insorgere della sclerosi multipla ma esistono sicuramente concause. Fra queste prendiamo in considerazione:

Sclerosi multipla: Le cause genetiche

Evidenze scientifiche indicano che la sclerosi multipla si sviluppa più facilmente in soggetti con varie alterazioni genetiche ma nessuna di queste alterazioni è in grado, da sola, di innescare la malattia. Studi recenti, per esempio, hanno dimostrato che nei malati può esserci un’alterazione genetica che impedisce alla vitamina D di entrare in gioco nella regolazione del sistema immunitario. La sclerosi multipla colpisce maggiormente le donne con un rapporto di 2 a 1.

Sclerosi multipla: Fattori ambientali

La sclerosi multipla è una malattia multiforme e complessa e non è per nulla semplice studiare I fattori ambientali che la influenzano.

Studi suggeriscono che il fumo e l’alcool possano essere fattori aggravanti. Sicuramente anche obesità e diabete peggiorano il quadro infiammatorio peggiorando I sintomi e facilitando la progressione della patologia.

Un altro fattore praticamente certo è che la patologia colpisce in maniera maggiore gli abitanti nelle aree più a nord del mondo, mentre si presenta più raramente dove per motivi geografici e culturali ci si espone più lungamente ai raggi solari; anche questa potrebbe essere la conferma di un qualche tipo di ruolo protettivo esplicato dalla vitamina d che si sintetizza con l’esposizione al sole.

Sclerosi multipla: Il ruolo dell’ alimentazione e l’integrazione

Vi sono alcune evidenze scientifiche che ci dicono che un’alimentazione antinfiammatoria ricca di vegetali, cereali integrali e pesce possa essere utile. Utile l’apporto di alcuni nutrienti specifici come gli omega 3 del pesce e I grassi polinsaturi dell’olio d’oliva e dei semi oleosi.

Interessanti anche alcuni studi che hanno stabilito come un microbiota (l’insieme dei microorganismi che vivono nell’intestino) sano possa svolgere un ruolo protettivo. Studi sono in corso per analizzare il microbiota dei malati e correggere alcuni squilibri somministrando vitamina d o ceppi specifici di probiotici.

Sclerosi multipla e alimentazione: Uno studio Italiano

Visto che emerge un interessante legame tra alimentazione e sclerosi multipla, cito lo studio del 2015 di due ricercatori Italiani dell’ Università della Basilicata (Riccio e Rossano) che ha preso in considerazione e analizzato un gran numero di dati riguardanti sclerosi multipla e alimentazione. Ne è emerso che non esiste un’alimentazione in grado da sola di guarire la sclerosi multipla ma che cibi proinfiammatori come carne rossa, latte, burro, margarina, insaccati, zuccheri hanno un effetto negativo sul decorso della malattia mentre la vera dieta mediterranea potrebbe avere un ruolo positivo (approfondisci qui).

Sclerosi multipla: Le terapie

La sclerosi multipla può causare disabilità progressiva e disturbi cognitivi, per fortuna le nuove terapie migliorano la qualità di vita del paziente e ne prolungano l’aspettativa di vita facendola avvicinare a quella di una persona non colpita dalla malattia, Agire precocemente con la diagnosi e la cura è fondamentale.

I farmaci più utilizzati al momento sono Interferone, immunoglobuline, cortisonici, antidepressivi; alcuni di questi farmaci agiscono sui sintomi, mentre altri rallentano la progressione della malattia. La qualità della vita del paziente può essere migliorata anche con agopuntura, meditazione e fisioterapia.

Molte ricerche sono in corso per trovare farmaci più efficaci e tollerabili.

Sclerosi multipla: L’effetto dei funghi

La sclerosi multipla è una malattia multifattoriale e multisintomo, anche in questo caso la micoterapia può aiutarci; tutti i funghi hanno un’azione antiossidante e prebiotica, in più:

L’Hericium erinaceus, vista la natura neurodegenerativa della Sclerosi Multipla, ha un ruolo di primo piano sia nel modulare la risposta infiammatoria che nel promuovere la crescita di nuovi neuroni.

Il fungo infatti stimola la produzione del Fattore di Crescita Nervoso, molecola indispensabile per il mantenimento e la ricrescita nervosa con un ruolo importante anche nella Sclerosi Multipla.

Anche il Ganoderma lucidum è una scelta consigliata per via sia dei suoi benefici generali ma nel caso specifico per le sue notevoli capacità antinfiammatorie in grado sia di alleviare la sintomatologia infiammatoria sia di ritardare il progresso della malattia.

Altro fungo da prendere in seria considerazione è il Phellinus linteus, forse uno degli antinfiammatori naturali più efficaci e potenti che esistono e particolarmente indicato per le infiammazioni di natura autoimmune, come evidenziato in questo recente review

Cordyceps sinensis essendo un noto tonico energetico è un utile integrazione per aumentare le energie dei pazienti e ha dato risultati incoraggianti in uno studio preliminare, tanto da essere preso in considerazione per ulteriori sviluppi della ricerca.

 

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